SALA nel Val d’Arno casentinese
– Casale da cui prese il vocabolo la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo a Sala, al cui parroco fu assegnata porzione del soppresso popolo di Gricciano nel piviere di Romena, Comu nità Giurisdizione e circa 3 miglia toscane a settentrione-maestrale di Poppi, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Arezzo.
La sua chiesa risiede sulla ripa sinisira dell'Arno alla confluenza del botro di Ponte lungo la strada maestra che da Pratovecchio va a congiungersi con quella provinciale casentinese poco sopra la contrada di Campaldino.
Varie carte della Badia di S. Fedele a Poppi, ossia a Strumi, citano cotesto Casale di Sala e la sua chiesa meschina con meschinissima canonica tartassata dalle piene dell'Arno che le passa di fianco e dal botro, di Ponte, che senza ponte scorre alle sue spalle.
Nel catalogo delle chiese della diocesi fiesolana compilato nel l299, per quanto a Sala fino d'allora esistesse una chiesa (S. Ilario), essa non era parrocchiale; quindi è che la sua contrada non figura nella statistica del 1551 data all'Articolo POPPI Comunità.
Anche cotesta bicocca di Sala fu compresa fra le ville e castelletti confermati in feudo da Federigo II ai conti Guidi del ramo di Battifolle.
Nel 1833, cioè 53 anni dopo essere stata soppressa la cura di S. Maria a Gricciano, e repartito il suo popolo fra le tre cure di Brenda, di Sala e di Poppiena, la parrocchia di S.
I.orenzo a Sala contava 194 abitanti.
La sua chiesa risiede sulla ripa sinisira dell'Arno alla confluenza del botro di Ponte lungo la strada maestra che da Pratovecchio va a congiungersi con quella provinciale casentinese poco sopra la contrada di Campaldino.
Varie carte della Badia di S. Fedele a Poppi, ossia a Strumi, citano cotesto Casale di Sala e la sua chiesa meschina con meschinissima canonica tartassata dalle piene dell'Arno che le passa di fianco e dal botro, di Ponte, che senza ponte scorre alle sue spalle.
Nel catalogo delle chiese della diocesi fiesolana compilato nel l299, per quanto a Sala fino d'allora esistesse una chiesa (S. Ilario), essa non era parrocchiale; quindi è che la sua contrada non figura nella statistica del 1551 data all'Articolo POPPI Comunità.
Anche cotesta bicocca di Sala fu compresa fra le ville e castelletti confermati in feudo da Federigo II ai conti Guidi del ramo di Battifolle.
Nel 1833, cioè 53 anni dopo essere stata soppressa la cura di S. Maria a Gricciano, e repartito il suo popolo fra le tre cure di Brenda, di Sala e di Poppiena, la parrocchia di S.
I.orenzo a Sala contava 194 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 5.
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