SUVERA, o SUGHERA, e SUGHERELLA
nella Val dell’Elsa.
– Casale che ha dato il nome ad una villa della nobil famiglia Perfetti di Siena. Dove spesso ritiravasi a meditare il celebre improvvisatore cav. Bernardino Perfetti.
Risiede alle falde occidentali della Montagnola nel popolo della pieve di S. Gio. Battista a Mensano, cui fu annessa la cappella di S. Andrea alla Sugherella, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a levante di Casole, Diocesi di Colle, già di Volterra, Compartimento di Siena, la qual città resta intorno alle miglia toscane 12 al suo levante.
I resedii della Sughera , e Sugherella nei primi secoli dopo il mille appartenere dovevano ai conti dell’Ardenghesca, fondatori della Badia di S. Lorenzo dell’Ardenghesca sotto Civitella di Pari; dai quali dinasti venne ad essa donata la villa della Sughera con la chiesa e beni di S.
Andrea alla Sugherella, il tutto confermato all’Abbadia di S. Lorenzo dell’Ardenghesca mediante bolla del 17 aprile 1194 da Celestino III. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di detta badia in quelle degli Angeli di Siena).
All’Articolo BATIGNANO dissi, che i signori della Sughera furono anche i Visconti di Batignano, cioè, i feudatarj dei conti Aldobrandeschi. Se eglino appartenevano alla casa Ardenghesca, oppure come altri vogliono all’estinta famiglia Ghiandaroni di Siena, lascio la cura ad altri di rintracciarlo.
Finalmente il territorio della Sughera di Casole è rammentato in una delle carte del 19 settembre 1322 degli Agostiniani Romitani di Siena, riunite attualmente nell’Arch. Dipl. Fior.
Nel principio del secolo XVI il dominio della villa della Sughera passò, e dire del Tizio, in Niccolò della rovere nipote del Pontefice Giulio II, innanzi che fosse acquistata in compra nel 1530 dalle nobili case Saracini e Chigi.
Finalmente nel 1751 cotesto luogo apparteneva al Cav.
Bernardino Perfetti, dalla qual famiglia passò per eredità nella nobil casa Fortini ed ora ne’Borghesi Bichi.
Risiede alle falde occidentali della Montagnola nel popolo della pieve di S. Gio. Battista a Mensano, cui fu annessa la cappella di S. Andrea alla Sugherella, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a levante di Casole, Diocesi di Colle, già di Volterra, Compartimento di Siena, la qual città resta intorno alle miglia toscane 12 al suo levante.
I resedii della Sughera , e Sugherella nei primi secoli dopo il mille appartenere dovevano ai conti dell’Ardenghesca, fondatori della Badia di S. Lorenzo dell’Ardenghesca sotto Civitella di Pari; dai quali dinasti venne ad essa donata la villa della Sughera con la chiesa e beni di S.
Andrea alla Sugherella, il tutto confermato all’Abbadia di S. Lorenzo dell’Ardenghesca mediante bolla del 17 aprile 1194 da Celestino III. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di detta badia in quelle degli Angeli di Siena).
All’Articolo BATIGNANO dissi, che i signori della Sughera furono anche i Visconti di Batignano, cioè, i feudatarj dei conti Aldobrandeschi. Se eglino appartenevano alla casa Ardenghesca, oppure come altri vogliono all’estinta famiglia Ghiandaroni di Siena, lascio la cura ad altri di rintracciarlo.
Finalmente il territorio della Sughera di Casole è rammentato in una delle carte del 19 settembre 1322 degli Agostiniani Romitani di Siena, riunite attualmente nell’Arch. Dipl. Fior.
Nel principio del secolo XVI il dominio della villa della Sughera passò, e dire del Tizio, in Niccolò della rovere nipote del Pontefice Giulio II, innanzi che fosse acquistata in compra nel 1530 dalle nobili case Saracini e Chigi.
Finalmente nel 1751 cotesto luogo apparteneva al Cav.
Bernardino Perfetti, dalla qual famiglia passò per eredità nella nobil casa Fortini ed ora ne’Borghesi Bichi.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 489.
We can't find the internet
Attempting to reconnect
Something went wrong!
Hang in there while we get back on track