USIGLIANO DI PALAJA

in Val d'Era, già detto USIGLIANO del VESCOVO.

– Villaggio appellato un dì castello con chiesa parrocchiale (SS. Pietro e Paolo) nel Caposesto, Comunità e circa un miglio toscano a settentrione di Falaja, Giurisdizione di Peccioli, Diocesi di Sanminiato, già di Lucca, Compartimento di Pisa.
Risiede sulla sommità di una collina marnosa presso le sorgenti del torrente Chiecinella, e lungo la strada che da Sanminiato guida a Palaja.
Fu detto Usigliano del Vescovo stantechè vi ebbero signoria i vescovi di Lucca per donazione fatta nel 1078 dalla gran contessa Matilde al vescovo di quella città, quindi confermata ai prelati suoi successori da Arrigo VI (anno 1194) da Ottone IV (anno 1209) e da Carlo IV (anno 1365) oltre una bolla pontificia di Celestino III del 21 aprile 1192, nella quale questo possesso della mensa vescovile è rammentato.
In vista di tale donazione e conferme insorsero forti contese fra i vescovi di Lucca e gli Anziani di Pisa, ai quali l'alto dominio di Usigliano di Palaja era stato concesso dagl'imperatori di sopra nominati, finche il Pontefice Martino IV con breve del 1284 delegò arbitri per decidere cotali vertenze, siccome risulta dal lodo a tal uopo pronunziato, mercé cui fu lasciato l'utile dominio di Usigliano di Palaja alla chiesa lucchese e quello diretto alla Repubblica di Pisa. – (DEL BORGO, Diplom. Pis.) La parrocchia de' SS. Pietro e Paolo a Usigliano di Palaja nel 1833 contava 166 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1843, Volume V, p. 610.