DISSERTAZIONE V.
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L’Autore di questo ha il solo fine di descrivere il viaggio da Lucca a Roma, segnatamente per la Via Clodia, verso Sutri, e Bolsena. Che se avesse voluto additarci quello di Perugia, e di Amelia, avrebbe certamente scritto Iter Romam per Cassiam. L’Iscrizione poi di Adriano riguarda la sola Toscana, per cui passava la Cassia, credendo io, che la Clodia prendesse il suo nome nel dipartirsi da Chiusi, e nel incamminarsi verso di un luogo nominato Forum Clodii. Osservo essere queste due Vie diverse fra loro, e perciò nominate separatamente nelle Iscrizioni, quantunque sappia, che molte volte per più motivi esse abbiano mutato il nome, come seguì all’Appia, che fu chiamata Trajana, e la Valeria fu detta Claudia, ciò che in nessuna maniera può convenire alla nostra, che si trova nell’istesso tempo divisa e separata dall’altra; non sapendo approvare l’opinion del Cluverio pag. 269, qualora scrive esser nato un limite sbaglio per cagione del copista, giacchè l’Autore dell’Itinerario scrive per Cassiam, e non per Clodiam: lo che pensa ancora il D’Anville pag. 141 della sua Analisi dell’Italia. Una difficoltà mi aveva fatto nascere al Lib. V. Strabone, allorchè individua la distanza da Chiusi ad Arezzo col numero degli stadi: È lontano Arezzo da Roma, dice egli, mille stadj; Chiusi ottocento."1

A ragione della misura Romana, gli ottocento stadi fanno il computo di cento miglia, lo che concorda presso a poco con l’Itinerario, e venticinque miglia sono i dugen-


1) Άπέχει γοῦν τὸ Ἀρρήτιον τῆς Ρώμης χιλίυς σταδίυς. Τὸ δὲ Κλύσιον ·

Riferimento bibliografico:

Guazzesi, Lorenzo, Dissertazione V, 1766, p. 239.