LAGO DI MASSACIUCCOLI
presso la Marina di Viaregggio.
– È il secondo Lago della Toscana per ordine di ampiezza situato sul confine occidentale del Ducato di Lucca, com’è il Lago di Sesto sull’estremo confine orientale dello stesso dominio. Il Lago di Massaciuccoli giace fra il grado 27° 58’ al 28° 1’ di longitudine e il grado 43° 49’ al 43° 51’ di latitudine, circa 8 miglia toscane a ponente-libeccio di Lucca, e 4 in 5 miglia toscane a grecale di Viareggio. Occupa esso una superficie di 3 miglia toscane quadrate con una periferia tre in quattro volte più estesa; è compreso per la massima parte nella Comunità e Giurisdizione di Viareggio, nel di cui canale, mediante la Fossa Burlamacca , sbocca il suo emissario, mentre una quinta parte del Lago medesimo dal lato meridionale appartiene alla Comunità di Vecchiano del territorio granducale.
Questo lago ha vastissime adiacenze o paglieti palustri, per cui il suolo intorno, meno che dal lato di settentrione dove le sue gronde vanno gradatamente ad alzarsi poggiando verso il monte di Quiesa, per tutto altrove è intersecato da frequenti profonde fosse, parte delle quali tributano le loro acque nel Lago, e parte ne ricevono il rifiuto per versarlo lentamente nella gran fossa emissaria e navigabile che entra in Viareggio.
All’Articolo FOSSE PAPIRIANE io esternai un dubbio, che la Fossa Burlamacca corrispondesse, almeno in parte, alle Fosse Papiriane, state aperte sotto il romano impero nei contorni di Massaciuccoli, probabilmente con lo stesso scopo di rendere suscettibile all’agricoltura una cotanto estesa e uliginosa pianura.
La cosa singolare si è, che la sabbia del bacino del Lago di Massaciuccoli è eminentemente silicea, mentre il suo vasto lembo palustre consiste di terreni in gran parte argillosi e calcarei.
In quanto alla pendenza tra il Lago di Massaciuccoli ed il livello del mare Mediterraneo, il primo, secondo i calcoli del matematico Ximenes, presenterebbe un declive ragguagliatamente di un’oncia di braccia per miglio. – Vedere VIAREGGIO.
Questo lago ha vastissime adiacenze o paglieti palustri, per cui il suolo intorno, meno che dal lato di settentrione dove le sue gronde vanno gradatamente ad alzarsi poggiando verso il monte di Quiesa, per tutto altrove è intersecato da frequenti profonde fosse, parte delle quali tributano le loro acque nel Lago, e parte ne ricevono il rifiuto per versarlo lentamente nella gran fossa emissaria e navigabile che entra in Viareggio.
All’Articolo FOSSE PAPIRIANE io esternai un dubbio, che la Fossa Burlamacca corrispondesse, almeno in parte, alle Fosse Papiriane, state aperte sotto il romano impero nei contorni di Massaciuccoli, probabilmente con lo stesso scopo di rendere suscettibile all’agricoltura una cotanto estesa e uliginosa pianura.
La cosa singolare si è, che la sabbia del bacino del Lago di Massaciuccoli è eminentemente silicea, mentre il suo vasto lembo palustre consiste di terreni in gran parte argillosi e calcarei.
In quanto alla pendenza tra il Lago di Massaciuccoli ed il livello del mare Mediterraneo, il primo, secondo i calcoli del matematico Ximenes, presenterebbe un declive ragguagliatamente di un’oncia di braccia per miglio. – Vedere VIAREGGIO.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 617.
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